Anelli d'angoscia s'affacciano in superficie,
da dove tu li avevi cacciati;
il timore al timone.
Salvagenti ingannevoli:
intorno al bianco lucente s'avvolge una corda,
rasposo serpente sintetico.
Conquistano spazi,
si dispiegano come vele al vento,
gonfia forma e sostanza.
Cupe schiume di onde che avevi respinto,
non sono lontane, giocano come il gatto col topo
nel cortile della tua anima
Svelte e sinuose s'insinuano sulla pelle;
lei soccombe, senza comando si fa plumbea
e presto il peso di nuovo t'incatena.
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