domenica 15 aprile 2012

A Jessika


Ogni giorno abbraccio il tuo ricordo
e mi pervade la pace del tuo amore
incondizionato, dolce sorella a quattro zampe
I tuoi grandi occhi neri mi parlano
ora e allora
di gioco, gioia, fiducia,
di vita condivisa.
Quando la malattia aveva invaso il tuo corpo
ancora muovevi i tuoi passi dolorosi per venirmi incontro
ancora salivi le scale per non deludermi
io al centro del tuo mondo
tu al centro del mio cuore
gemma preziosa incastonata
nel suo tessuto
a renderlo più nobile.
Chiudo gli occhi e sento il profumo della tua pelliccia vellutata
e consolatoria:
mi bastava accostare il viso alla tua morbida fronte
per sentirmi al sicuro
come ti sentivi tu in braccio a me
quando eri piccola
accolta nel mio grembo finch’eri tanto grande
da non entrarci più.
Amica simpatica e vivace
di personalità briosa e spiccata
con quel bizzarro nome
con cui tutti ti chiamavano
chiedendo tue notizie senza mai chiamarti cane.
Vorrei potessi ancora portarmi la palla per giocare
vorrei vederti ancora, annusarti ancora
godere della tua immensa e rara bontà
ma non sei più qui con me e dovrò aspettare
altri prati per le nostre lunghe passeggiate.

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